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Obiettivi e percorso: dove nasce la felicità?

  • Immagine del redattore: Dott. Alessandro Garau
    Dott. Alessandro Garau
  • 7 giu 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 11 apr

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Obiettivi e percorso: dove nasce la felicità?


La felicità è un argomento complesso e affascinante, spesso associato al raggiungimento degli obiettivi. Ma sorge spontanea una domanda fondamentale: raggiungere gli obiettivi porta alla felicità, oppure è la felicità che ci permette di raggiungere gli obiettivi?


Molti potrebbero pensare che basta essere felici, indipendentemente dal motivo. Tuttavia, accontentarsi di una felicità temporanea può non garantire una soddisfazione duratura. Chi si accontenta, infatti, potrebbe restare nella propria zona di comfort, evitando di impegnarsi per migliorare la propria situazione.


Per raggiungere un obiettivo, sia esso legato al benessere personale, lavorativo, sentimentale o sportivo, è necessaria azione, determinazione e un'uscita dalla zona di comfort. Richiede impegno e tempistica, ma è solo così che possiamo parlare di una vita pienamente vissuta.


Il dilemma nasce dal fatto che molte persone raggiungono i loro obiettivi senza sentirsi davvero felici, mentre altre, con obiettivi più modesti, trovano grande appagamento. Questo suggerisce che la felicità non risiede unicamente nel raggiungimento del risultato, ma è qualcosa che nasce dentro di noi.


Collegare la felicità al solo raggiungimento dell'obiettivo può essere fuorviante. La felicità dovrebbe iniziare ora, nel momento in cui si stabilisce l'obiettivo. È la nostra motivazione intrinseca, il fuoco interiore che ci spinge verso una meta. Concentrarsi solo sul traguardo finale ci fa perdere la passione necessaria per compiere le azioni quotidiane.


Affermare che la felicità sta nel percorso non è solo una frase fatta. Pensare di essere felici solo una volta raggiunto l'obiettivo sminuisce il valore del viaggio stesso. Per valorizzare realmente gli sforzi che compiamo, è necessario amare ogni singolo passo del nostro cammino.


Immaginiamo una persona che segue una dieta e un piano di allenamento per perdere peso. Se posticipasse la sua felicità alla fine del percorso, perderebbe il gusto e la soddisfazione dei piccoli traguardi quotidiani, riducendo l'incentivo a proseguire. Invece, trovare gioia in ogni step permette di mantenere viva la motivazione.


La felicità e l'entusiasmo derivano dal coltivare la propria motivazione in ogni fase del percorso verso l'obiettivo. Uno studente, ad esempio, avvicina il suo traguardo ad ogni esame superato. Se pensasse solo alla meta finale, lontana e difficile, perderebbe lo stimolo, la passione per lo studio e l'impegno quotidiano che lo portano verso il successo.


Gli sforzi quotidiani e i micro-obiettivi sono fondamentali per raggiungere il macro-obiettivo. Pianificare i passi intermedi è essenziale per una strategia vincente. Senza di essi, è come cercare di costruire una casa senza fondamenta. I micro-obiettivi ci forniscono la vera felicità, mantenendo viva la nostra motivazione.


Il fuoco interiore è la guida che ci permette di mantenere intatta la motivazione. Concentrandoci su ciò che facciamo nel qui e ora, troviamo la forza per andare avanti. La felicità nasce dal percorso stesso, dall'impegno quotidiano e dalla passione per ciò che facciamo. Se vuoi approfondire l'argomento fissa un'appuntamento per una sessione di mental coaching al tel. 370.3463301 o su a2report2025@gmail.com  Inoltre se ti piace leggere puoi approfondire questo e tanti altri temi sul nostro nuovo libro fresco di pubblicazione: La Finestra sul Mare - ACQUISTA QUI scritto in collaborazione con la Dott.ssa Antonella Iannò. del Dott. Alessandro Garau - Mental Coach Professionista Senior - Autore e Formatore per info e prenotazioni tel. 370.3463301 o su a2report2025@gmail.com 

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